In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

giovedì 25 maggio 2017

Soldato PARDO Giuseppe





47° Fanteria Brigata Ferrara
Nato a Melicuccà (RC) il 20 Dicembre 1897
Morto sul Dosso Faiti il 25 Maggio 1917
Sepolto a ---------- 




Note Storiche:

Il 25 Maggio 1917, la Brigata Ferrara con i suoi Reggimenti 47° e 48° era in procinto di lasciare la zona d'operazione della 22^ Divisione XI^ Corpo d'Armata settore Faiti.
Dal 23 Maggio inizio dell'offensiva Carsica della X^ battaglia dell'Isonzo  la Brigata effetto ripetuti  attacchi contro le quote 464 e 378.
Il primo attacco si svolse alle ore 16.05 dove avvenne lo slancio della Fanteria dopo il fuoco di preparazione da parte dell'Artiglieria, subito gl' Imperiali aprirono un violento fuoco d'interdizione ferendo alcuni Ufficiali del 47°, ma la prima ondata riesce a raggiungere le prime linee avversari e occuparle. Ma subito gli Austriaci volgono verso le posizioni occupate un violento fuoco d'artiglieria e mitragliatrici, impedendo alle successive ondate di raggiungere come rinforzo alle prime.
Cosi alla fine ridotto a pochi uomini è costretto a cedere dopo un furioso contrattacco e ripiegare sulle linee di partenza.
Il giorno 24 prosegue l'azione con gli stessi obiettivi del giorno precedente, ma senza esito positivo. 
Il giorno 25 la notte passa relativamente calma. Ci sono tiri delle opposte artiglierie sulle trincee e comunicazioni e le fanterie attendono di riparare i danni prodotti.
Durante la mattinata si svolge un fuoco metodico della nostra artiglieria e dopo le 12 il fuoco s'intensifica nel settore di quota 464 e Castagnevizza, provocando una violenta reazione nemica, causando diverse perdite, tra le quali anche quella del soldato Pardo Giuseppe del 47° Fanteria il quale la sua morte fu dovuta a causa di ferite prodotte dallo scoppio di granata nemica.

Mappa con indicate le linee opposte del Dosso Faiti:






Veduta sulle quote del Dosso Faiti da Castagnevizza :






Le Quote  432  e 366 viste dalle retrovie Italiane:






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