In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

venerdì 11 marzo 2016

Sergente MAZZARELLO Giacomo





112° Fanteria Brigata Piacenza

Nato a Serravalle di Scrivia il 30 Giugno 1892
Morto sul Monte San Michele il 1 Novembre 1915
Sepolto al Sacrario di Redipuglia


Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare 

Durante il combattimento, sotto l'intenso fuoco di fucileria e di artiglieria avverserarie, raccolti soldati dispersi, ne tenne con mitrabile tenacia e coraggio, il comando, fronteggiando, con essi, il nemico che contrattaccava vigorosamente.
Monte San Michele, 21 Ottobre 1915



Note Storiche:

Nel corso della III^ battaglia dell'Isonzo la Brigata Piacenza apparteneva alla 30^ Divisione fronteggiando il Monte San  Michele. 
Il giorno 1 Novembre alle ore 9,30 pervenne l'ordine d'operazione n. 48, che comunicava che tutte le truppe procedano all'attacco delle posizioni nemiche. Dopo il tiro di preparazione dell'artiglieria alle ore 12 le fanterie dovranno procedere all'attacco. La brigata Piacenza alla sua ala destra (112°) date le difese avversarie terrà un contegno aggressivo ma dimostrativo, alla sua ala sinistra (111°) cercherà di profittare di qualsiasi avanzata della brigata Regina verso le Cime 1 e 2.
Ore 12, le truppe sono pronte per l'attacco, l'ala sinistra del 111° si sposta in avanti, ed è il massimo sforzo consentito perché i reparti vicini 85° e 86° fanteria (Brigata Verona) non riescono a raggiungerlo ed il 111° deve arrestarsi.
il 112° inizia l'azione dimostrativa è pronto per l'attacco - le truppe laterali però non avanzano e così per non trovarsi i fianchi esposti e staccati dal rimanente della linea di operazioni è costretto a rimanere fermo nei propri trinceramenti bersagliati dall'artiglieria e fucileria nemica che si attirò addosso.


Schizzo del 111° Fanteria in data 21 Ottobre 1915, giorno in cui Mazzarello prese la Medaglia d'argento per l'azione sul  Monte San Michele indicando gli attacchi dei due reggimenti a Cima 3 e Cima 4:




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