In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

martedì 23 dicembre 2014

S.Tenente AGOSTINI Enrico



2° Reggimento Ariglieria Pesante 
9° Gruppo Obici pesanti Campali

Nato a Treviso il 13 marzo 1892
Morto nell'Osp. da campo nr. 31? in seguito azione di gas asfissianti il 29 Giugno 1916
Sepolto al Sacrario di Redipuglia





Note Storiche:
Il giorno 29 Giugno 1916, poco dopo le ore 5, nel settore dell'XI C.A., l'avversario comincia su tutto il fronte un nutrito fuoco d'interdizione sul rovescio delle nostre e posizioni e contro i passaggi dell'Isonzo. Successivamente inizia un attacco con procedimento nuovo e preparato da lungo tempo in ogni sua particolarità. Dalla prima linea austriaca apparecchi intervallati ogni 50 metri, lanciano gas venefici, i quali piombando sulle nostre prime linee, sorprendono con fulminei effetti laterali e di annichilimento le nostre truppe che in massima non hanno il tempo di mettere le maschere o che pur applicandole hanno già assorbito il veleno.
I gas venefici, avanzando grazie a un lieve movimento dell'aria, invade tutte le posizioni retrostanti, insinuandosi nei canaloni, nelle vallette e investendo rincalzi e ricoveri, ove le truppe generalmente dormivano. L'immediato violentissimo effetto dei gas consentiva al nemico di occupare molti tratti della prima linea. La prima difesa della zona è compiuta dal 10° Fanteria. Il Colonello Gandolfo riesce gradatamente a raccogliere un nucleo di truppe con il quale deve guardare tutto il settore Regina e procede offensivamente sul fianco del nemico penetrato nel settore Pisa.
. Ripresa la posizione del Bosco Cappuccio si procede offensivamente sulla linea delle lunette.
Riprendendo le posizioni perdute al mattino.
Le perdite misurate all'incirca alla sera del 29 Giugno 1916 ammontarono:
21^ Divisione : Ufficiali 109 - truppa 4200
22^ Divisione : Ufficiali 73 - truppa 2050
Con un totale di circa 182 Ufficiali e 6250 uomini.

Il S.Tenente Agostini pur appartenendo all'artiglieria pesante, disposta a una distanza maggiore rispetto alla zona investita dai gas, doveva svolgere il servizio di osservatore di Artiglieria, cosa che dove effettuare nella zone delle prime linee, per questo si è trovato anch'egli investito dai gas venefici,
che  ha causato la sua morte.



mappa della zona investita dall'attacco dei gas il 29 Giugno 1916:


La madre del S.Tenente AGOSTINI davanti la sua tomba nel cimitero del S. Elia


                                           Ringrazio per la foto Marco Mantini)




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