In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

domenica 16 novembre 2014

Tenente SOLDA' Aurelio





577^ Compagnia Mitraglieri FIAT

Nato a Venezia il 20 Agosto 1895
Morto a Dolina Conigli (Castagnevizza) il 23 Maggio 1917
Sepolto al Sacrario di Redipuglia

Il Tenente Soldà Aurelio era fratello del S.Tenente Soldà Ubaldo


Note Storiche: La 557^ Compagnia Mitragliatrici nel corso della X^ battaglia dell'Isonzo apparteneva
alla Brigata Lombardia 31^ Divisione XIII C.A.

Nella  Compagnia del Tenente Solda' , faceva parte Giulio Bazini allora S.Tenente, autore del libro: DA VENEZIA A VENEZIA - Club degli Editori pubblicazione anno 1970 dal quale viene tratto questo racconto:
Fu soltanto alle ore 16 di quel 23 maggio 1917 che dalle trincee della prima linea i nostri balzarono alll'assalto; non udimmo il grido 'Savoia', non tanto per la distanza che dalla prima linea ci separava essa era minima. Quanto perchè il tuonare sempre più intenso ed assordante delle opposte artiglierie e delle fragorose bombarde, dominava ogni altro rumore e faceva in continuazione tremare la terra come un terremoto.
- Poco dopo giunse finalmente l'ordine di seguire il battaglione di riserva balzato verso la prima linea per lanciarsi contro le posizioni nemiche.
Riandando col pensiero a tale nostra 'danza macabra' a  quella corsa forsennata attraverso la pietraia che sembrava in fiamme, non riesco neanche oggi a capacitarmi come io possa essere uscito vivo da quell'inferno.
Purtroppo ben presto giunsero più che a calmare i nostri bollori, ed incitarli ed a scatenare il furore della vendetta, le prime luttuose e angosciose notizie; Il Comandante della Compagnia Tenente Soldà ed il S. Tenente Forni che comandava la III sezione, che lo seguiva dappresso con i suoi uomini nella attraversare dolina coniglio (o Conigli) erano stati investiti da una paurosa esplosione:lo scoppio del deposito di bombarde ivi collocate. La dolina era stata letteralmente invasa dalle fiamme: un pauroso mare di fuoco!
Il povero Soldà era rimasto ucciso sul colpo e Forni gravemente ferito; anche numerosi mitraglieri che li seguivano avevano subito sorte analoga.

la freccia indica la posizione della dolina Conigli


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